Punto nascite di Domodossola (VCO), no a polemiche pre elettorali sulla pelle delle future mamme e dei neonati. Abbiamo portato il dibattito in Consiglio regionale, la sede naturale di confronto su questi temi, per mettere al centro della discussione la sicurezza delle donne e dei nascituri al riparo da facili demagogie e strategie di consenso.
Attraverso un question time ho chiesto all’assessore alla Sanità Icardi quale fosse la posizione della Giunta regionale, quali i progetti ed i programmi per il punto nascite dell’ospedale San Biagio di Domodossola (VCO) e quali garanzie verrebbero date, ad esempio, in tema di presenza di figure professionali h24, di disponibilità di spazi, di esecuzioni di esami specifici ecc. Al momento, infatti, è attivo presso il San Biagio di Domodossola il servizio di emergenza, mentre i parti ordinari vengono gestiti a Verbania. Il punto nascite di Domodossola ha un numero di parti inferiore a 500, vi è tuttavia la possibilità per il Ministero e per il Comitato Percorso Nascita nazionale di valutare eventuali richieste per il mantenimento di quelle realtà presenti in condizioni territoriali e orografiche particolari.
A nostro avviso si rende necessario un passaggio col Ministero e col Comitato per valutare l’attivazione del servizio ordinario, mettendo al centro la sicurezza del percorso nascita.
Non abbiamo compreso infatti se vi siano attualmente tali condizioni per la ripartenza del servizio ordinario a Domodossola, quello che è certo è che vigileremo sul rispetto delle linee guida e degli standard di sicurezza per garantire alle donne dell’ossola l’accesso ai servizi sanitari ed evitare strumentalizzazioni della politica.
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte
Gruppo Consiliare M5S Domodossola (VCO)