La Lega piemontese non ha perso occasione di esporsi in dichiarazioni roboanti che offrono soluzioni semplici ad un problema delicato e complesso come il dissesto idrogeologico.
L’ho ribadito oggi in Consiglio Regionale a margine del dibattito sull’ondata di maltempo che ha investito il Piemonte, aggiungendo che l’approccio tecnico e scientifico è l’unico che un’istituzione deve adottare in queste circostanze.
La pulizia dei fiumi con le ramazze […] “come facevano i nostri nonni” che sta al centro della proposta politica della Lega sia alla Camera che in Piemonte non è una cura né un’azione strutturale. Lo hanno affermato gli esperti e i tecnici del settore che già si erano espressi sul tema contestando in ben due occasioni le dichiarazioni di Cirio. La comunità scientifica, a differenza di questa giunta di destra, è concorde nell’affermare che la crisi climatica in corso e il riscaldamento globale stanno determinando una progressiva crescita in numero ed in intensità di questo tipo di eventi meteorologici estremi e che quindi le iniziative “fai da te” non possono e non devono essere prese in considerazione.
“L’accumulo di detriti”, sostengono dall’Università del Piemonte Orientale “come ghiaia, inerti o sabbia, è andato a diminuire nel corso degli anni”, mentre Cirio e la Lega affermano l’opposto. Il letto dei fiumi, inoltre, non si sta alzando, ma a causa dell’eccessiva escavazione di sedimenti dell’alveo, dal dopoguerra oggi ha innescato un fenomeno di erosione regressiva. Quindi togliere ulteriore materiale dai letti dei fiume potrebbe rivelarsi un’operazione sbagliata e controproducente.
Tecnici, associazioni e comunità scientifica concordano che l’intervento strutturale più utile è il potenziamento della legge regionale 56/1977 (la legge urbanistica Regionale) per migliorare le norme sul consumo di suolo e serrare la stretta sull’edificazione incontrollata e inutile.
Ora auspichiamo che la Regione, preso atto della gravità ma anche della complessità del tema, preveda presto l’organizzazione di tavoli efficaci di esperti per programmare nel modo più efficace e pragmatico possibile gli interventi sul territorio.
Sarah Disabato, Consigliera Regionale M5S Piemonte