Il Movimento 5 Stelle chiede il ritiro del Ddl “Allontanamento Zero” e si unisce ai tanti Comuni e alla società civile che denunciano da tempo i rischi legati all’approvazione di questo testo.
Un tema così delicato non può essere affrontato con approccio ideologico o con titoli slogan, creando aloni di dubbio sull’intero sistema dei servizi sociali che ha permesso negli anni di tutelare migliaia di minori.
Nel 2020 sono aumentate le violenze e i maltrattamenti in famiglia a danno di minori che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Si tratta di un trend in crescita da anni, tanto da segnare un +137% nel decennio 2010-2020. Il 90% degli abusi sui minori avviene tra le mura domestiche e la Regione non può pensare di risolvere il problema con gli “allontanamenti zero”.
I dati sono allarmanti e richiedono interventi di carattere regionale improntati sull’aumento di investimenti per il rafforzamento dei servizi sociali e sanitari, oltre a progetti di prevenzione mirati ad eliminare le violenze e gli abusi.
Il disegno di legge del centrodestra non affronta questo grave problema e mira a diffondere l’idea che vi sia un ampio spettro di affidi dovuti a problemi economici delle famiglie, tesi smentita dai dati e dai fatti. I motivi di allontanamento sono attribuibili soprattutto ad incuria, inadeguatezza, trascuratezza e maltrattamento, nonché questioni riguardanti problemi sanitari e di dipendenze dei genitori.
Questa legge probabilmente verrà impugnata come tante altre in questa legislatura, la Giunta non dica di non essere stata avvisata
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte